FAQ - Dieta non Dieta - Digiuno/time restricted feeding/digiuno intermittente
digiuno potrei pensare di farlo subito oppure aspettiamo di arrivare alla fase 4?
In generale il digiuno occasionale non ha scopi dimagranti perchè quello che si perde digiunando si riacquista quando si ricomincia a mangiare come prima. Questo non ne sminuisce il potere terapeutico, solo è importante capire perché scegliamo di farlo. Il consiglio è di sperimentare i molteplici benefici del digiuno alla fine delle 3 fasi.
Lei ha detto che l’ideale sarebbe fare una “colazione da re, un pranzo da principe e una cena da povero”. Nella sua dieta, però, la colazione è frugale (da povero). Perchè?
Per ripristinare rapidamente l’insulino-sensibilità, ideale è fare due pasti al giorno (ovvero un time restricted feeding) distribuiti in un arco di tempo di 8 ore. L’ideale sarebbe saltare (o quasi) la cena. Per la maggior parte delle persone, questo obiettivo è di difficile realizzazione, per questo si è optato per una colazione a base di frutta che non disturba l’insulina e “illude” il cervello di essere a digiuno fino all’ora di pranzo.
Ma vorrei sapere con precisione quando il digiuno comincia. Si possono cominciare a contare le ore subito dopo aver mangiato l'ultima volta oppure far passare un'ora per considerare iniziato il digiuno?
Inizia da quando si finisce di mangiare.
Provata anche la settimana di "digiuno" con il metodo consigliato. Tutto bene, al 5° giorno un pò di debolezza, ma ho già recuperato. Volevo chiedere se è normale che in questa fase, ma anche precedentemente sia aumentata molto la frequenza di minzione?
L’attivazione della diuresi è segno di dimagramento.
Ma quindi questa è un'alimentazione sana sempre, anche se non si deve dimagrire? Perché molti studiosi vedono con terrore la chetosi, mentre altri sembrano quasi ritenerla sana a livelli lievi.
Una chetosi lieve e' MOLTO protettiva, migliora la funzione dei mitocondri, stimola la mitocondrio-genesi e attiva l’autofagia.
In generale il digiuno occasionale non ha scopi dimagranti perchè quello che si perde digiunando si riacquista quando si ricomincia a mangiare come prima. Questo non ne sminuisce il potere terapeutico, solo è importante capire perché scegliamo di farlo. Il consiglio è di sperimentare i molteplici benefici del digiuno alla fine delle 3 fasi.
Lei ha detto che l’ideale sarebbe fare una “colazione da re, un pranzo da principe e una cena da povero”. Nella sua dieta, però, la colazione è frugale (da povero). Perchè?
Per ripristinare rapidamente l’insulino-sensibilità, ideale è fare due pasti al giorno (ovvero un time restricted feeding) distribuiti in un arco di tempo di 8 ore. L’ideale sarebbe saltare (o quasi) la cena. Per la maggior parte delle persone, questo obiettivo è di difficile realizzazione, per questo si è optato per una colazione a base di frutta che non disturba l’insulina e “illude” il cervello di essere a digiuno fino all’ora di pranzo.
Ma vorrei sapere con precisione quando il digiuno comincia. Si possono cominciare a contare le ore subito dopo aver mangiato l'ultima volta oppure far passare un'ora per considerare iniziato il digiuno?
Inizia da quando si finisce di mangiare.
Provata anche la settimana di "digiuno" con il metodo consigliato. Tutto bene, al 5° giorno un pò di debolezza, ma ho già recuperato. Volevo chiedere se è normale che in questa fase, ma anche precedentemente sia aumentata molto la frequenza di minzione?
L’attivazione della diuresi è segno di dimagramento.
Ma quindi questa è un'alimentazione sana sempre, anche se non si deve dimagrire? Perché molti studiosi vedono con terrore la chetosi, mentre altri sembrano quasi ritenerla sana a livelli lievi.
Una chetosi lieve e' MOLTO protettiva, migliora la funzione dei mitocondri, stimola la mitocondrio-genesi e attiva l’autofagia.